Il 5 marzo 2017 è nato a Roma il Forum Diritto alla Salute, un tentativo dal basso di contrastare la deriva privatistica, commerciale e classista del servizio sanitario nazionale. Una deriva che in questi anni sta subendo una accelerazione, ma che è stata seminata fin da quasi subito dopo la sua nascita.
Il Forum – si legge nell’atto di nascita del Forum- è “nato da realtà diverse operanti nell’ambito della politica sanitaria E vuole essere un organismo aperto e partecipato: si rivolge a donne e uomini della sinistra diffusa, ai rappresentanti dei lavoratori, alle associazioni degli utenti, agli operatori della sanità, alle organizzazioni del terzo settore e più in generale alla società civile e a tutti gli interlocutori che condividono l’urgenza di una battaglia politica nazionale ed europea, in attuazione della Costituzione e, su scala mondiale, della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.”
I suoi obiettivi sono “rilanciare iniziative politiche nel paese a difesa del diritto costituzionale della salute, promuovere analisi, riflessioni e proposte politiche per salvaguardare il Servizio Sanitario Nazionale messo a dura prova dalle politiche di austerità in Europa e in Italia”.
“Se il servizio sanitario universalista è oggi messo in discussione, noi sosteniamo la necessità di ricostruirlo e ridefinirlo, affrontando i problemi della programmazione sanitaria non dal lato dell’offerta ma da quello della domanda: i bisogni di salute della popolazione devono guidare la definizione dell’offerta sanitaria e non il contrario. La prima sfida è quindi una revisione di priorità dal punto di vista della prevenzione e della cura, per affrontare il cambiamento del quadro epidemiologico, di cui vanno considerati gli aspetti più rilevanti, come l’aumento della popolazione anziana e delle patologie multiple legate alla cronicità, i bisogni sanitari dei migranti, la frammentazione della rete familiare multigenerazionale, l’emergere di nuovi tipi di famiglia, l’aumento della povertà che porta soprattutto la popolazione fragile a rinunciare alle cure o a ricorrere ad alternative improprie. Tali obiettivi peraltro non si possono raggiungere senza un’incisiva partecipazione democratica sia nella forma della democrazia diretta, tramite l’adozione di pratiche di partecipazione degli utenti, dei loro procuratori civici e degli operatori della sanità, sia nella forma della democrazia delegata agli organi elettivi, i comuni in primo luogo”.
Il Forum denuncia il definanziamento del SSN, sia attraverso una riduzione della percentuale del fondo sanitario sul PIL nei prossimi anni, sia attraverso la sottrazione al fisco di fondi provenienti dal lavoro e dirottati sul cosiddetto welfare aziendale, meglio comprensibile e noto come assicurazioni private.
“Ci rivolgiamo a donne e uomini della sinistra diffusa, ai rappresentanti dei lavoratori, alle associazioni degli utenti, agli operatori della sanità, alle organizzazioni del terzo settore e più in generale alla società civile e a tutti gli interlocutori che condividono l’urgenza di una battaglia politica nazionale ed europea, in attuazione della Costituzione e, su scala mondiale, della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, su un aspetto così rilevante per la vita quotidiana di ciascuno e in particolare per chi è in stato di fragilità per età, condizione sociale o genere”.
L’iniziativa necessita di un forte augurio di riuscita in un momento in cui il tema della sanità e della salute, come carta di tornasole delle disuguaglianze sociali, è fuori dall’agenda politica anche dei partiti di sinistra. Nel programma di riflessione manca forse ancora qualche altro punto, come l’abolizione della libera professione nel SSR ed il contrasto al diffondersi nelle ASL dell’istituto contrattuale del “service” che affitta a caro prezzo macchine e uomini, distraendo così altre risorse pubbliche verso l’economia finanziarizzata.
Il prossimo appuntamnento del Forum sarà a Bologna martedì 20 giugno alle 18 presso il Centro Costa in via Azzo Giardino (Porta Lame – Viale Silvani) convocato da Gianluigi Trianni. Terrà la relazione introduttiva il prof. Gavino Maciocco su “La privatizzazione della sanità in Italia”
13 giugno 2017