Di Vito Totire*

Un altro gravissimo lutto causato dalla produzione di fuochi artificiali: una “merce” da mettere al bando come per l’amianto! Dopo Modugno, S. Severo, ancora morte in Puglia!

Cordoglio per la morte sul lavoro ad Arnesano di Gabriele Cosma giovane di soli 19 anni ucciso dalla produzione di fuochi artificiali; sincere condoglianze alla famiglia del povero giovane ed un sincero augurio di guarigione all’operaio colpito nel corso dello stesso evento. Il dovere di mettere in primo piano le condoglianze e il vivo dolore che ci ha colto a seguito della notizia non ci permette di rinviare il discorso sulla necessità della prevenzione; da molti anni stiamo portando avanti una critica di fondo alla produzione di una merce che “inquina sempre e spesso uccide”;  ancora una volta un giovane, ancora una volta al sud; una morte simbolo di crisi economica e di strategie pericolose per la sopravvivenza; da tempo chiediamo una soluzione radicale: mettere al bando la produzione, commercializzazione e importazione dall’estero dei fuochi artificiali;  da anni cerchiamo di interloquire anche con consumatori e acquirenti invitandoli a scelte più ecologiche che evitino inquinamento e sprechi;  da anni  tuttavia ,non essendo orientati alla logica del “tanto peggio tanto meglio”, proponiamo alle istituzioni , quantomeno, di vigilare seriamente sulle condizioni di sicurezza; le istituzioni parlamentari avevano  “promesso” una “legislazione speciale” , per il comparto, a fini di maggiore sicurezza; le bozze che abbiamo potuto leggere, di queste proposte, in verità non facevano che ribadire criteri e norme già in vigore dai tempi del decreto 303/1956!

Poi comunque “non si è visto niente” in termini di effettivo  miglioramento delle condizioni di rischio: le stragi sono continuate; con Maurizio Portaluri della associazione Salute Pubblica abbiamo proposto alla regione Puglia un programma di vigilanza sulla scia di quello messo in campo in Toscana per monitorare il rischio nel settore tessile cosiddetto “cino-pratese”, un programma che ha dato ottimi risultati e che ha avuto come premessa fondamentale la assunzione di un congruo numero di ispettori in forza alla Ausl; ma istituzioni, “sindacati”, consumatori (compresa la chiesa cattolica con le sue feste patronali), pro loco, organizzatori di feste di partito, quasi tutti hanno risposto con un assordante silenzio.

E’ doveroso da parte nostra andare avanti e come disse Alex Langer “continuare n quello che è giusto”; ancora condoglianze e rammarico per una giovane vita sacrificata allo spreco, ancora avanti nella proposta del bando della produzione di fuochi artificiali.

La ipotesi della produzione in sicurezza non ci convince, ma non siamo cinici, se vi fossero seri segnali in quella direzione, almeno, certamente piangeremmo meno morti o meno danni.

11 novembre 2018

*Circolo Chico Mendes, AEA-associazione esposti amianto e rischi per la salute, Centro F. Lorusso