Due studi scientifici internazionali, tre interventi a congressi nazionali ed internazionali, diverse sollecitazioni alle istituzioni, vari interventi mediatici tra cui quello della nostra associazione. Finalmente dopo oltre 2 anni sono oggetto di revisione le misure di sanità pubblica raccomandate alla popolazione dei Tamburi durante i giorni cosiddetti wind days.

Il fatto

Durante i giorni di vento intenso da Nord-Ovest (cosiddetti “wind days”), il quartiere Tamburi di Taranto è invaso da polveri provenienti dalla zona industriale. Nel 2012 la Regione Puglia ha promulgato una legge contenente prescrizioni per le aziende, al fine di ridurre le concentrazioni di PM10 e benzo(a)pirene, da mettere in atto in tali giorni.

In aggiunta, per i wind days l’Asl locale raccomanda ai residenti del quartiere Tamburi di praticare eventuali attività sportive all’aperto, di arieggiare gli ambienti chiusi fra le ore 12 e le 18, ovvero quando si presume che i livelli di inquinamento siano inferiori (1), di tenere le finestre chiuse nelle scuole del quartiere e anticipare l’uscita dei ragazzi.

Le ricerche

In 2 articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali (2,3) nel 2020 e 2021 il gruppo di ricerca costituito da Cristina Mangia, Antonello Russo, Emilio Gianicolo e Marco Cervino ha testato questa ipotesi trovando che proprio nei “wind days”, nelle ore centrali della giornata, non si registra ai Tamburi una riduzione della concentrazione di PM10. Inoltre, si metteva in evidenza come nelle stesse ore centrali aumentassero altri inquinanti di origine industriale come la SO2. Sulla base di questi risultati, spiegabili con la fisica della dispersione degli inquinanti in regimi particolari di vento, e al fine della salvaguardia della salute pubblica, tale gruppo di lavoro evidenziava come fosse necessario da parte delle autorità competenti la modifica delle misure cautelative per la popolazione dei Tamburi.

Revoca delle raccomandazioni alla popolazione del quartiere Tamburi

Finalmente nell’agosto 2022, sulla base di analisi dei dati ambientali proveniente dalla centralina di Via Orsini, vengono riviste le misure di salute pubblica raccomandate alla popolazione secondo le indicazioni già suggerite dalle citate ricerche scientifiche.

Ma allora tutto va bene nel quartiere Tamburi?

Se la revoca delle raccomandazioni libera la popolazione da una pressione psicologica che non aveva un fondamento scientifico, non la libera dalla pressione ambientale.

Oltre ad aver messo in evidenza l’infondatezza scientifica delle raccomandazioni alla popolazione, oggi riconosciuta dall’azione di revoca, gli studi precedenti (2,3) già facevano luce su elementi ripresi nelle analisi attuali (4), e cioè:

  1. Il quartiere Tamburi continua ad essere una zona di sacrificio, perché nonostante il calo della produzione e la prescrizione di ridurre le attività industriali, durante i giorni di wind days  la stazione di Machiavelli registra i valori più alti di PM10  rispetto alle altre aree della città le quali grazie al vento vedono invece ridurre le concentrazioni di inquinanti.
  2. Non esiste solo il PM10 ma esistono anche altri inquinanti, tra questi l’SO2 che come tracciante delle attività di combustione industriale aumenta nei giorni di wind days. E anche se i valori di concentrazione del gas in sé sono contenuti, come tracciante della mistura che fuoriesce dai camini va comunque tenuto sotto osservazione.
  3. Non esistono solo i wind days. Ci sono condizioni meteorologiche come ad esempio le condizioni di calma di vento che possono essere altrettanto pericolose per la popolazione in quanto portano all’accumulo di inquinanti come ad esempio gli IPA e il benzene.

Alla luce di questi elementi, si possono studiare miglioramenti da ottenere attraverso nuovi provvedimenti.

Lezioni imparate?

Quando è in gioco la salute psicofisica della popolazione di un territorio vessato da una grande pressione ambientale, non si possono mantenere steccati tra le varie istituzioni pubbliche incluse quelle che svolgono ricerca pubblica.

Perché 2 anni e mezzo tra i risultati di una ricerca scientifica e un intervento che riguarda la salute pubblica?

Associazione Salute Pubblica

30 agosto 2022                                                                          

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Referenze

(1) https://www.sanita.puglia.it/web/csa/consigli-utili-alla-popolazione

(2) Mangia, C., Cervino, M., Russo, A., Singer, S., & Gianicolo, E. A. (2020). Effectiveness of an air quality intervention: an accountability study in a highly polluted industrial town. Air Quality, Atmosphere & Health, 13, 289–296. doi.org/10.1007/s11869-019-00783-9

(3) Gianicolo, E. A., Cervino, M., Russo, A., Singer, S., Blettner, M., & Mangia, C. (2021). Environmental assessment of interventions to restrain the impact of industrial pollution using a quasi-experimental design: limitations of the interventions and recommendations for public health policy. BMC Public Health, 21(1), 1-10.

(4) https://www.arpa.puglia.it/pagina3086_relazioni-annuali-sui-dati-della-qualit-dellaria-di-taranto.html