Di Vito Totire

Dal 1999 portiamo avanti una “campagna” per la bonifica delle reti acquedottistiche contenenti amianto; vox clamans in deserto? No, visto che migliaia di cittadini hanno condiviso le nostre proposte; il “palazzo” invece ha mostrato ostinata tendenza alla rimozione (psicologica e purtroppo non fisica delle tubazioni), pressappochismo e incuria. Ora, a farla breve, giunge un input con la risoluzione europea del 20 ottobre 2021 (punto 26) che, sia pure con argomentazioni ancora lacunose e non esaustive, conclude comunque sostenendo che:

…attraverso il piano europeo di ripresa e i piani degli Stati membri, dovrebbe essere elaborato e attuato un piano globale di ristrutturazione e rimozione dell’amianto per la rete europea di distribuzione dell’acqua potabile”.

La conclusione coincide con quello che MAGARI CON TONI PIU’ DECISI LA NOSTRA ASSOCIAZIONE CHIEDE DAL 1999! Ovviamente lo chiediamo per tutto il pianeta…

In questi anni abbiamo sentito di tutto dalle istituzioni, spesso le stesse che tuonano contro le fake news (degli altri, le loro vanno bene!): dall’amianto che, se ingerito, è innocuo, all’amianto che se è poco non fa male, al discorso “in politichese” che “la bonifica delle reti non è una priorità”; magari è una priorità buttare via 40 milioni di euro per lo stadio di calcio…  un’altra questione, ovvia per noi, ostica per il “palazzo” e per i padroni dell’amianto (e di altro) viene sottolineata dalla Risoluzione: la inesistenza di una soglia di sicurezza per i cancerogeni.

NON SOLO IL RE E’ NUDO MA DOPO 22 ANNI (DAL 1999) E’ MORTO ASSIDERATO.

Facciamo appello al presidente del consiglio Draghi: calcoli le risorse per il piano di bonifiche destinandole o anticipandole ma solo alle aziende acquedottistiche che fossero in passivo.

Facciamo appello ai sindaci dei comuni che hanno il “problema” (tra cui Bologna): convocazione urgente dei consigli comunali per deliberare piani immediati di bonifica!

Chi ha distribuito acqua inquinata, nociva e illegale deve dimettersi subito, compresi quei magistrati che hanno archiviato gli esposti di cittadini e associazioni e compresi i redattori del documento ISS del 2015 che, in sostanza, dava il via libera all’amianto “se è poco”.

L’ACQUA E’ POTABILE SE CONTIENE ZERO AMIANTO, zero CANCEROGENI, PESTICIDI, FTALATI… LA LISTA E’ LUNGA. LUNGA COME LA NOSTRA LOTTA, MA I RESPONSABILI PAGHERANNO POLITICAMENTE ED ECONOMICAMENTE ANCHE SE AVREMMO PREFERITO LA PREVENZIONE E NON I SOLITI INTERVENTI DEL “THE DAY AFTER”…

Bologna, 10 novembre 2021

Vito Totire, medico del lavoro, presidente AEA-associazione esposti amianto e rischi per la salute via Polese 30 40122 Bologna