Nell’incontro del 2 dicembre scorso, promosso da Salute Pubblica e Medicina Democratica, si è parlato di tumori professionali, non solo quelli da prevenire con il Registro di cui al titolo della tavola rotonda, ma soprattutto di quelli che compaiono ormai da diversi anni con frequenza crescente perchè la latenza, rispetto all’inizio dell’industrializzazione locale, diventa sempre più congrua. Siamo ormai a 40 anni dagli anni ’70.

Il sostituto procuratore De Nozza ha sottolineato le difficoltà di punire per responsabilità che si perdono nel passato evidenziando la maggiore efficacia dell’azione preventiva attraverso la repressione delle violazioni delle norme sulla sicurezza. Tra le difficoltà è stata richiamata quella relativa alla contraddittorietà delle fonti scientifiche.

Alcuni interventi del pubblico e quello dell’avv Stefano Palmisano hanno richiamato il dovere e la necessità dell’accertamento della responsabilità penale nel caso dei tumori professionali anche se le cause si collocano nel passato. Quest’ultimo ha segnalato l’emergere di giurisprudenza che chiarisce come si possa dare differente peso alla letteratura scientifica in base all’autorevolezza ed all’indipendenza dei suoi autori.

L’organo di controllo (dott. Totaro) ha illustrato la normativa sul Registro ed ha assicurato l’impegno dello Spesal nella verifica della sua istituzione peraltro già avvenuta in numerose aziende. L’INAIL (dott. Pagano) ha dichiarato che il numero di tumori annui riconosciuti è di circa 14 a Brindisi.

Dall’incontro sono emersi alcuni obiettivi per l’azione futura.

  • Informare i lavoratori sull’obbligo di istituzione del Registro quando le lavorazioni espongono a cancerogeni (sono 91 quelli riconosciuti dalla IARC)
  • Informare i medici sull’obbligo di referto (art 365 cp) ed aggiornali sulle evidenze riguardanti il nesso causale tra lavorazioni e tumori
  • Insistere perchè sia istituito come previsto per Legge anche il registro degli asbestosici
  • Chiedere che anche in Puglia, come in FVG, sia istituito il registro degli ex esposti all’amianto e ad altri cancerogeni perchè sia effettuata una sorveglianza sanitaria preventiva
  • Chiedere che sia applicata in tutte le ASL la delibera di Giunta Regionale del 2008 che prevedeva l’attuazione del metodo OCCAM il quale incrocia i dati INPS ed INAIL con i ricoveri ospedalieri al fine di una precoce individuazione dei tumori professionali.

 

Un’ampia sintesi degli interventi sono visibile al seguente indirizzo