Il “Forum per il Diritto alla Salute” e “Dico32 Campagna per il Diritto alla Salute” hanno lanciato un appello  per distinguere nella legge di Bilancio 2019 tra prestazioni e fondi sanitari integrativi e prestazioni e fondi sanitari sostitutivi dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e di abolire ogni agevolazione fiscale per le prestazioni sostitutive dei LEA, confermando per il momento solo le agevolazioni fiscali per le prestazioni integrative dei LEA cioè esclusivamente dedicati alle prestazioni non previste dagli stessi.

“Il Fondo Sanitario Nazionale previsto dalla proposta di legge di bilancio 2019 del governo – sostengono i firmatari – attualmente al vaglio del Parlamento è di 114,4 miliardi.
Tale stanziamento rispetto al 2018 è maggiore di un miliardo e costituisce un incremento nominale dello 0,9% ma in realtà, a fronte di un’inflazione programmata all’1,2% rappresenta l’ennesima riduzione del finanziamento, in continuità coi precedenti governi Renzi e Gentiloni, e un’ulteriore spinta alla privatizzazione, sofferta dai lavoratori, dai ceti meno abbienti e dai ceti medi. Il servizio sanitario pubblico necessita immediatamente di essere rifinanziato.
Le norme in vigore prevedono, al contrario, agevolazioni fiscali per le prestazioni acquistate dal privato…
È necessario e possibile invertire da subito questo paradigma.”

Le prestazioni sanitarie che si possono acquistare privatamente sono di due tipi: sostitutive perché acquisite in forma privata invece che ottenute dal pubblico, per libera scelta o per costrizione derivante dall’impossibilità del servizio sanitario pubblico a fornirle nei tempi clinicamente o socialmente necessari all’utente, anche a causa della sottrazione di risorse degli ultimi anni; integrative perché acquisite necessariamente in forma privata non essendo previste nei Livelli Essenziali di Assistenza, quindi non dovute e non fornite dal servizio sanitario pubblico.

“Non tutte le prestazioni e le forniture che il Servizio Sanitario Nazionale non è tenuto a garantire vanno considerate non essenziali per la prevenzione, cura e riabilitazione di condizioni patologiche e dovrebbero essere accessibili: valgano per tutte le cure odontoiatriche, la fisioterapia e le psicoterapie. Sia la spesa sanitaria privata diretta che quella intermediata sono oggetto in varia misura e con diverse modalità di agevolazioni fiscali, con conseguenti detrazioni di imposte, che negli ultimi anni hanno conosciuto una progressiva espansione, sostenuta anche dall’introduzione di piani sanitari integrativi nei contratti collettivi di lavoro. Queste agevolazioni non distinguono tra prestazioni sostitutive e integrative. “

Il “Forum ritiene che “le facilitazioni fiscali per le spese sanitarie private sia dirette che intermediate contribuiscano a mettere in discussione i fondamenti del servizio sanitario pubblico, a negare il diritto alla salute come “diritto degli individui e interesse della collettività” e a rendere più difficile l’accesso alla tutela della salute alla grande maggioranza della popolazione”. Per questo chiede di rivedere la normativa fiscale relativa alle varie tipologie di spesa sanitaria privata.

Per aderire alla petizione: forumdirittoallasalute@gmail.com

 

Brindisi, 1 gennaio 2019