Lunedì 1° dicembre, alle ore 11.30, l’associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino di Castiglione d’Otranto ha consegnato ufficialmente al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, la raccolta firme della prima petizione in Italia contro l’agrochimica, “No alla chimica in agricoltura. Vietiamo i pesticidi nel Salento”.

Il corposo report sarà affidato nelle mani del governatore Vendola presso l’Ufficio di Presidenza, Lungomare Nazario Sauro, a Bari. Lì saranno resi noti i dettagli della sottoscrizione che, a partire dal Capo di Leuca, ha coinvolto il resto della regione e non solo. E’ stata lanciata il 9 giugno 2013 dagli attivisti dell’associazione che nel Leccese si occupa di riconversione naturale di terre incolte, concesse in comodato d’uso gratuito dai privati, un nuovo modello di economia rurale e di coscienza collettiva.

La petizione ha il merito di aver riportato al centro del dibattito un tema cruciale per l’agricoltura italiana, per quanto finora tenuto ai margini. La rivista Science(2013) afferma che il nostro Paese è il maggior consumatore di pesticidi (per unità di superficie coltivata) dell’Europa occidentale: con 5,6 kg/ettaro/anno,raddoppia il consumo della Francia e anche quello della Germania. È abuso di fitofarmaci anche in Puglia, quarta regione italiana per quintali di prodotto distribuito (155.555 nel 2010, dato Arpa Puglia). E lo è soprattutto in provincia di Lecce (nel 2011, il 15 per cento in più rispetto al 2009: 2.032.691 kg).

“E’ come dare antibiotici a tutta la popolazione, supponendo che un tale intervento di massa serva a debellare la progressione di una malattia infettiva a prescindere dai rischi e dagli effetti collaterali che inevitabilmente comporta”, ha detto, il 25 novembre scorso, Roberto Romizi, presidente di ISDE Italia (International Society of Doctors for the Environment).

Ecco perché l’argomento segna la prospettiva con cui l’agricoltura è chiamata a fare i conti, anche in Puglia, a maggior ragione ora perché alle prese con il difficile scenario del Complesso del disseccamento rapido dell’olivo.

Per info: Tiziana Colluto, Casa delle Agriculture Tullia e Gino

348/5649772, tizianacolluto@gmail.com