di Giusy De Milato

Scritto a due voci, uno psicologo prestato alla radio con alle spalle un’avventura oncologica, Massimo Cirri –  e una giornalista, Chiara D’Ambros, sensibile ai temi intorno alla Salute, Pubblica gratuita. Il nostro SSN, pur con mille falle ci garantisce almeno certe cure. Massimo Cirri racconta la sua storia di cittadino curato in un ospedale pubblico che lo cura a prescindere dal costo (“Quello che serve” pp. 192, Manni Editori 2022 € 17,00).  Per conoscenza le sue fatture, cinque mesi di cure e cinque anni di controlli: 40.000 euro in totale, spesa a carico del SSN. Ancora. Un ragazzo di 14 anni riceve un cuore artificiale, unica possibilità di sopravvivere. Quanto è costato alla famiglia? Nulla.  Che cosa c’è dentro questo valore? Un pezzo di democrazia? Che si tratti di piccoli interventi sanitari o lunghe cure oncologiche il cittadino non sborsa un euro. La sanità pubblica, libera, per tutti. Se arrivasse in un nostro ospedale Bill Gates, non dovrebbe pagare. Se volesse donare un miliardo di euro per consentire la costruzione di nuovi ospedali, noi lo prenderemmo (Gino Strada). Intanto lui non paga: essere curato è un suo diritto, a prescindere dal suo potere d’acquisto.

Poi ecco arriva l’ospedale Azienda, quell’odioso mantra dell’“aziendalizzazione” che sembra inarrestabile e che si sta mangiando l’anima dell’ospedale. E così ci si sposta dall’ospedale della cura del paziente nel suo complesso, alla cura della malattia, su esami e referti, alle liste d’attesa anche superiori ai 12 mesi per malattie minori. Con profitti del privato e costi del pubblico.

C’è passione, rigore e leggerezza: da una parte la preziosità della Sanità pubblica, che forse diamo per scontata, dall’altra il rischio di perderla strada facendo, a furia di mettere in pratica la logica del bilancio, del profitto. Ci fa sapere “Ecografia all’addome: Lombardia, costo del privato 60 euro, la Regione Lombardia rimborsa al convenzionato 71 euro. (Gabanelli, dati 2018). Il sottofondo della faccenda: il privato guadagna anche facendo pagare meno dei rimborsi del pubblico.

Nel 2006, un ospedale di Emergency pensato per curare i migranti, poi è diventato un servizio anche per gli italiani, cittadini che non riescono a curarsi perché non ce la fanno economicamente. Cosa sta succedendo al nostro SSN? Senza ricorrere a statistiche e tabelle ci si interroga sul perché lo Stato accredita e finanzia una così alta percentuale di strutture private. Quanto costano in più allo Stato rispetto a quelle pubbliche? Non è chiaro.

Un libro che si lascia leggere veloce, e poi si rilegge ancora. E non ultimo il sorriso che Massimo Cirri strappa mentre si guarda con ironia tutta toscana attraversare il percorso oncologico.

18 novembre 2022