Di Vito Totire

Da poco diffusa la notizia dei due morti sul lavoro a Monopoli, un atro evento mortale a Capurso: morto folgorato Pasquale Pipino; dicono le cronache alle  ore 13; Pasquale aveva 58 anni; non conosciamo il suo livello di formazione ma ci chiediamo come sia potuto succedere visto che il rischio elettrico è ben conosciuto, studiato e abbastanza facile da eliminare alla fonte e facile da controllare; domande a cui non è possibile rispondere compiutamente se non seguendo la indagine penale certamente già avviata  che cercheremo di monitorare anche perché di solito dopo eventi luttuosi di questo tipo i riflettori mediatici si spengono lasciando spazio oltre che al lutto solitario dei familiari, ad un sentimento di impotenza e di frustrazione in chi si interroga e agisce da sempre per la prevenzione.

Ma altre notizie non mortali ma comunque tragiche giungono dal territorio pugliese e pongono domande ad ampio raggio sulla capacità di mettere in campo strategie di prevenzione primaria:

  • Si apprende di smaltimenti di rifiuti persino contenenti amianto utilizzati abusivamente (è ovvio) e furbescamente nell’ambito di lavori stradali; una delle strade a rischio sarebbe la provinciale 92 Bitritto – Modugno (su Modugno torneremo); domanda: dove le aziende accusate di illeciti attingerebbero l’amianto se fossero state adottate le misure di controllo proposte (VOX CLAMANS IN DESERTO) da decenni dalla AEA (associazione esposti amianto)? I comuni che non hanno avviato il censimento (sono passati 31 anni dalla legge 257/1992 Norme per la cessazione dell’uso dell’amianto!) potrebbero iniziare adesso? O anche questo ennesimo evento non è ancora abbastanza “convincente”?
  • Ancora su Modugno: è di pochi giorni fa la notizia di un incidente con un petardo che avrebbe amputato la mano ad un adolescente; se non si trattasse di eventi tragici ci verrebbe da chiedere se su Modugno gravino effetti astrali negativi ma non possiamo permetterci ironie davanti alla gravità dei fatti; proprio per questo ci corre l’obbligo di tornare a mettere un dito sulla piaga: c’è ancora (a Modugno e/o altrove) chi nutre dubbi sulla necessità di mettere al bando la produzione di certe merci nocive e mortifere. Invitiamo lavoratori, cittadini, sindacati e tutte le persone che vogliono evitare il ripetersi di lutti e stragi, al massimo della attenzione e della mobilitazione; ma tutto deve essere finalizzato ad ARRIVARE IL GIORNO PRIMA, CHE SI TRATTI DELLA PUGLIA, DELLA EMILIA-ROMAGNA E DI QUALUNQUE ALTRA REGIONE DEL PIANETA.

Bologna, 1 giugno 2023

Vito Totire, RETE NAZIONALE LAVORO SICURO

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