di Maurizio Portaluri

Le aree a rischio pugliesi continuano ad essere studiate dagli epidemiologi per quantificare i danni subiti dalle popolazioni a causa dell’industrializzazione avviata negli anni ’50 e ’60, ma gli impatti sanitari non sembrano cessati.

Un recentissimo studio sulla salute materno infantile (1) ha analizzato le registrazioni delle dimissioni ospedaliere dagli ospedali pubblici e privati ​​della Puglia dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021. Dallo studio si evince che madri con una malattia genetica presentano un rischio notevolmente superiore di aborto spontaneo rispetto a madri che non ne sono affette (OR 9,63, IC95% 1,98–46,86). Inoltre, il maggior rischio di aborto spontaneo (AS) è stato riscontrato in provincia di Taranto rispetto alla provincia di Foggia (OR 2,01, IC 95% 1,52–2,64). Le province con un rischio più elevato di AS nei confronti multipli erano Taranto, Brindisi e BAT. Un altro fattore indagato dagli autori è lo svantaggio socioeconomico: la maggiore deprivazione sociale ed economica risulta anche in Puglia, come purtroppo si riscontra anche in studi internazionali, associata ad un maggio rischio di aborto spontaneo. In conclusione, lo studio indica il possibile associazione tra tasso AS e condizioni ambientali. Inoltre, il contesto socioeconomico, fattori clinici e demografici erano correlati al rischio di AS. A differenza di altri esiti, come i tumori, che si manifestano a distanza di un tempo anche molto lungo, gli AS sono correlati a esposizioni durante la gestazione.

Nel 2021, promosso dagli stessi autori, era stato pubblicato un altro studio (2) che si occupava di neonati con basso peso alla nascita nell’area di rischio di Taranto dal 2001 al 2013. È noto che il basso peso alla nascita può essere correlato con esposizione ad inquinamento ambientale durante la gestazione. Gli autori hanno evidenziato che le città con Rischio Relativo (RR) più alto per basso peso alla nascita (LBW) erano sulla costa est nei pressi di Brindisi e fino a Lecce, con tassi nella classe 1,2–1,4 per 1000 nati vivi, ed erano statisticamente significativi. Il tasso più alto della Regione si registrava a Taranto dove il RR di LBW era 1,47 (95% UI 1,38-1,56). Nelle regioni settentrionali e sudorientali tra le città di Brindisi e Lecce, alcuni comuni avevano valori elevati e RR statisticamente significativi per LBW. Si tratta dell’area a sud dell’area industriale di Brindisi verso la quale soffiano i venti prevalenti.

Vale la pena ricordare in passato alcuni studi condotti da ricercatori del CNR di Bologna, Pisa e Lecce e da medici dell’ASL di Brindisi avevano rilevato incrementi di rischi di malformazioni congenite in nati nel comune di Brindisi e come tali eventi fossero associati ad alcuni inquinanti ambientali. Uno studio condotto da esperti del Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio insieme con ARPA e ARESS Puglia aveva confermato queste evidenze. Infine, un recente rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità (VI Rapporto SENTIERI) a Brindisi si chiude con UN capitolo riguardante le malformazioni congenite con eccessi, in particolare, per il gruppo delle cardiache, +74% rispetto alla media regionale. Questo esito sanitario, che ha angosciato 69 famiglie brindisine tra il 2008 ed il 2017, è cruciale dal punto di vista epidemiologico perché più di altri attribuibile ad insulti ambientali recenti.

In conclusione, dall’esame della letteratura emerge la necessità che le istituzioni sanitarie regionali si facciano carico di una sorveglianza epidemiologica degli esiti sanitari che si riferiscono alla salute materno infantile e riproduttiva.

  1. Giotta, M.; Bartolomeo, N.; Trerotoli, P. A Retrospective Observational Study Using Administrative Databases to Assess the Risk of Spontaneous Abortions Related to Environmental and Socioeconomic Conditions. Life 2023, 13, 1853. https://doi.org/10.3390/ life13091853
  • Paolo Trerotoli· Nicola Bartolomeo · Simona Leogrande · Sabrina Triggiani · Antonella Mincuzzi · Gabriella Serio · Aldo Sante Minerba. Survey of Low Birthweight and Extremely Low Birthweight Events in a High Environmental Risk Area of Apulia, Italy, International Journal of Environmental Research (2021) 15:11–17

https://doi.org/10.1007/s41742-020-00294-x

  • Zona A, Fazzo L, Benedetti M, et al. SENTIERI – Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento. Sesto Rapporto. Epidemiol Prev 2023;47(1-2 Suppl 1):1-286.

Birndisi, 30 novembre 2023